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L’IRIS promuove e sostiene la ricerca di base e clinica sui fattori biologici e sociali degli eventi psicopatologici e dell’invecchiamento patologico che ostacolano e compromettono l’integrazione sociale.
La ricerca investe le basi neurali e molecolari dell’esperienza mentale, emotiva e cognitiva.
Con le tecniche di esplorazione è possibile un’esplorazione in vivo del cervello umano. La risonanza magnetica funzionale permette di cogliere le differenze di flusso ematico cerebrale delle regioni cerebrali impegnate in una particolare attività. Questa metodologia consente di tracciare una mappa delle varie areee cerebrali che si attivano nelle più diverse condizioni: durante gli stimoli percettivi, le reazioni emotive e i compiti cognitivi di varia difficoltà.
Alla risonanza si affiancano le tecniche di biologia molecolare; anche da esse ci si attende un contributo rilevante alla scoperta del funzionamento del cervello. Soprattutto le indagini di espressione genica dei cosiddetti polimorfismi sembrano poter fornire una traduzione scientificamente elaborabile della variabilità individuale, della sua suscettibilità alle patologie, della risposta più o meno efficace che persone diverse hanno rispetto alle terapie e ai programmi di riabilitazione.

 
 

Ricerche sostenute nel decennio 2000-2010

2002-2006: Tre progetti di ricerca nel campo delle neuroscienze di base (su temi di biologia molecolare e di farmaco-genetica) e cliniche (su temi di medicina del sonno), svolti rispettivamente presso il Dottorato di ricerca in “Espolorazione molecolare, metabolica e funzionale del Sistema Nervoso e degli Organi di Senso” e la “Italian Sleep Foundation”, in collaborazione con Irwin Feinberg, Psychiatric Department, Sleep Laboratory, University of California, Davis USA; Stanley Rapoport, Brain Psychology and Metabolism, NIH Bethesda, Maryland USA e James Haxby, Department of Psychology, Princeton University, New Jersey, USA.

2007-2010: Progetto di ricerca clinica sulla Fobia Sociale svolto presso l’Università di Pisa e l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR - Fondazione Gabriele Monasterio (FGM) - di Pisa mirato allo studio dei correlati neurometabolici della timidezza e della rispettiva patologia psichiatrica mediante risonanza magnetica funzionale. La ricerca ha portato alla pubblicazione di lavori su riviste internazionali.

Nell’ambito dello studio delle basi biologiche delle attività mentali la Fondazione ha inoltre contribuito al finanziamento di progetti di ricerca sui correlati cerebrali delle senso- percezioni nei soggetti diversamente abili e, in particolare, nei non vedenti congeniti. Lo scopo è stato quello di comprendere come gli individui privi della vista percepiscono il mondo per conoscere il funzionamento compensatorio vicariante del cervello ma anche per prevenire il disagio psicologico in questa condizione di parziale deprivazione sensoriale.

2007-2010: Finanziamento pluriennale di una borsa di ricerca in telemedicina e in particolare in teledermatologia, per facilitare l’assistenza specialistica nelle residenze riabilitative; l’interesse si è rivelato più generale e può riguardare tutti coloro che temporaneamente sono lontani dai centri dermatologici come ad esempio i marinai, i lavoratori delle piattaforme petrolifere o i militari impegnati in missioni all’estero. I primi risultati sono stati presentati con successo a congressi specialistici e verranno pubblicati su riviste del settore.

2009-2010: Dal 2009 la Fondazione sostiene un progetto di ricerca clinica di psicooncologia, che è in atto presso il reparto di Radioterapia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Il progetto fornisce anche un supporto psicologico ai pazienti ed ai loro familiari. L’obiettivo è di migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari nell’ottica del più ampio concetto attuale di salute, secondo il quale è necessario prendersi cura anche degli effetti del disturbo somatico sulla vita mentale. Il progetto si propone tra l’altro di individuare indici di rischio di burn-out degli operatori, costretti a fronteggiare ogni giorno malattie gravi e spesso inguaribili con possibili effetti dirompenti sulla loro sfera emozionale, fino allo sviluppo di veri e propri scompensi ansiosi e depressivi.